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Sclerosi Sistemica

 

Definizione della malattia: La sclerosi sistemica (SSc) è una malattia sistemica del tessuto connettivo caratterizzata clinicamente da fibrosi della cute e di numerosi organi interni (cuore, polmone, apparato gastroenterico, rene). La malattia è contraddistinta da 3 momenti patogenetici, l'attivazione del sistema immunitario, il coinvolgimento vascolare e l'attivazione dei fibroblasti. La malattia viene suddivisa in 2 forme, sclerodermia limitata e diffusa, in base all'estensione dell'interessamento cutaneo, al tipo di interessamento di organo e agli autoanticorpi. Tuttavia nella realtà clinica si osserva una altissima variabilità nell'espressione di malattia potendosi osservare quadri di sovrapposizione tra le due forme o espressioni sfumate di malattia. Le forme suddette appartengono alla variante sistemica di malattia, ovvero ad una condizione caratterizzata da un costante interessamento degli organi interni. La sclerodermia localizzata, per contro, condivide con la precedente solo alcuni aspetti istologici e clinici. E' caratterizzata dal solo interessamento cutaneo e non coinvolge gli organi interni, differenziandosi pertanto sul piano clinico, prognostico e terapeutico.

Codice Esenzione: RM0120

ICD10: M34.0 M34.1 M34.2 M34.8 M34.9

ICD9: 701.0 710.1

 

 

 

Come si manifesta: La malattia esordisce, in più del 90% dei casi, con il fenomeno di Raynaud. Tale segno, dovuto ad un’anomala risposta agli sbalzi termici, ha una modificazione trifasica del colorito cutaneo delle zone acrali. Nella sclerodermia questo fenomeno si associa a modificazioni del microcircolo (dilatazioni, emorragie ed altre alterazioni della morfologia e della densità dei capillari) valutabili con videocapillaroscopia della plica ungueale.
Questo impegno microvascolare si può associare o meno all’esordio con l'impegno cutaneo caratterizzato da edema (puffy fingers/puffy hands), ulcere digitali e sclerosi cutanea che viene valutato mediante esame clinico che include una scala obiettiva ("skin score").
Nelle valutazioni ematochimiche si possono riscontrare alterazioni degli indici di flogosi, dell’esame emocromocitometrico, della funzione renale; la positività della ricerca degli autoanticorpi: anticorpi-antinucleo (ANA), anti-antigeni nucleari estraibili (prevalentemente anti-Scl70 o anticentromero).

Età esordio: Nella maggior parte dei casi, età adulta

Decorso: Il decorso è variabile a seconda dell’impegno d’organo. Le alterazioni microvascolari, visibili alla videocapillaroscopia, consentono  una valutazione indiretta della condizione microvascolare degli organi interni. La fibrosi della cute delle zone acrali (soprattutto mani) può condurre ad una condizione di sclerodattilia. L’esofago rappresenta un organo interessato più di frequente e precocemente nella sclerodermia con alterazioni della cinesi fino ad una progressiva fibrosi. L’interessamento polmonare al livello dell’interstizio rappresenta un altro fenomeno frequente che influenza il decorso clinico della malattia con riduzione della funzione respiratoria e degli scambi gassosi che determinano un progressivo coinvolgimento anche della funzionalità cardiaca. La valutazione specialistica da parte di un medico esperto consentirà di tracciare un percorso individualizzato in base alle manifestazioni cliniche ed ai fattori di rischio delle complicanze d'organo.

Cause: La patogenesi non è ancora completamente chiara: ciò che è documentato è il ruolo dell’interazione di tre fattori: la fibrosi, dovuta all’eccessiva produzione e deposizione di collagene, le alterazioni vascolari e del micro-circolo e l’alterata regolazione della risposta immunitaria. Il fenomeno di Raynaud che può precedere di anni lo sviluppo delle alterazioni cutanee è caratterizzato dalla presenza di alterazioni del circolo capillare, a testimonianza di un precoce danno endoteliale. Negli stadi più avanzati della malattia questo conduce ad un sovvertimento delle piccole arterie, con proliferazione e ispessimento della tonaca interna (intima), restringimento del lume, microtrombosi e conseguente sofferenza ischemica periferica. Il danno delle cellule endoteliali assieme alla disregolazione della trascrizione di fattori di crescita per i vasi determina la formazione di nuovi vasi in risposta all’ipossia (neo-angiogenesi). Lo stress ossidativo prodotto dai fenomeni di ischemia-riperfusione porta inoltre alla generazione continua di radicali liberi dell’ossigeno, anch’essi dannosi per l’integrità tissutale.

Terapie: Al momento non disponibili terapie specifiche, l’approccio farmacologico è mirato al controllo dell’interessamento prevalente di organo. Le terapie di primo impiego   si avvalgono di farmaci “vasoattivi” (calcioantagonisti, prostanoidi) per il trattamento del fenomeno di Raynaud e delle sue complicanze. Farmaci immunosoppressori (metrotrexate, corticosteroidi, rituximab, ect) possono essere associati per modulare il decorso della malattia rallentandone la progressione. Alcune classi farmaceutiche, es. antagonisti dei recettori dell'endotelina, interferiscono con alcune delle sequenze patogenetiche responsabili della malattia.

 

 

 

Associazioni specializzate:
Gruppo italiano per la lotta alla sclerodermia (GILS)

Associazione italiana lotta alla sclerodermia Onlus (AILS)

Aiuti per la Ricerca sulle Malattie Rare (A.R.M.R.)

Associazione Malattie Autoimmuni Rare (A.M.A.R.)

Azzurra Associazione Malattie Rare ONLUS (Azzurra)

Federazione Italiana Malattie Rare (UNIAMO FIMR Onlus)

AS.MA.RA Onlus Sclerodermia ed altre Malattie Rare “Elisabetta Giuffré”

 

 

 

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