POLICLINICO TOR VERGATA

 

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Il PTV nel campus Universitario

La storia progettuale del Policlinico Tor Vergata è legata al Campus Universitario di Tor Vergata, istituito nel 1972, al quale è stata assegnata un’area di 558ha. destinata dal Piano regolatore del 1952 a servizi pubblici e corredata da una volumetria complessiva di mc.2.790.000. essa si stende dal GRA alle pendici del Tuscolo nel settore orientale della città delimitato a nord dalla via Casilina e a sud dalla via Tuscolana.
Questa parte di città è cadenzata toponomasticamente dalle Torri che sorvegliano l’Agro Romano: Tor Pignattara, Torre Spaccata, Torrenova, Torre Gaia , fino appunto Tor Vergata i cui pascoli erano controllati da una Torre Vergata da fasce lapidee bianche e nere.

 

In alto, veduta aerea dell'area destinata al campus universitario
In basso, veduta della stessa area, dove nel 2000, si è svolto il giubileo


 

I lunghi tempi di attuazione vedono l’area aggredita da insediamenti abusivi di varia natura che, insieme ai ritrovamenti archeologici finiranno con l’erodere di oltre 50 ha. la superficie destinata all’Università, fatta oggetto di un nuovo piano particolareggiato ora in attesa di approvazione, redatto a seguito di un protocollo di intesa tra il Comune e l’Università siglato nel 1997.


Contrariamente alla logica di pianificazione a Tor Vergata gli edifici sono stati costruiti in assenza di infrastrutture viarie, che sono state realizzate solo nel 2000, in occasione della XV Giornata Mondiale della Gioventu’, e che hanno, in parte, posto rimedio ai gravi problemi di accessibilità che per alcuni decenni hanno penalizzato gli oltre 20.000 fruitori dell’Università.
La connessione con le altre parti della metropoli si completerà con la prevista costruzione della metropolitana C, che avrà una stazione proprio nel cuore del Campus Universitario.

Il Campus Universitario di Tor Vergata è stato oggetto di un concorso internazionale svoltosi nel 1987 e vinto dall’attuale Società Concessionaria Tor Vergata su progetto architettonico urbanistico dello Studio Valle Progettazioni e dell’arch. A. Lambertucci.

La progettazione architettonica della Facoltà di Medicina con annesso Policlinico ha avuto inizio verso la fine del 1988, in seguito all’approvazione, mediante art. 81, da parte della Regione del piano urbanistico generale dell’area.

I due manufatti architettonici, previsti nell’area delimitata dal fosso del Cavaliere ad ovest e dall’area sottoposta a vincolo archeologico per la presenza di una villa romana ad est, pur intesi come due entità individuali facilmente riconoscibili, sono stati progettati sulla base di alcune scelte omogenee.

Non solo era prevista fin dall’inizio una strada interna “la Galleria”, che avrebbe unito i due edifici, ma anche alcune scelte quali:

  • una chiara identificazione delle funzioni che vi si svolgono attraverso tipologie differenziate all’interno dello stesso manufatto
  • Gli edifici intesi come insieme di moduli, aggregabili anche in tempi differenziati
  • Un sistema strutturale tradizionale su maglia modulare e un rivestimento di facciata in pannelli prefabbricati

La facoltà di Medicina è stata completata, realizzando due dei tre “moduli” previsti, nei primi anni ’90, il Policlinico la cui edificazione è iniziata dieci anni fa, è tutt’oggi in via di completamento e questo ha ovviamente comportato una continua messa a punto delle scelte prioritarie in sintonia con i vincoli di tipo finanziario che con le esigenze legate all’evoluzione dei programmi sanitari.

 

Descrizione della Struttura PTV

L’edificio nel suo insieme si sviluppa su una superficie di circa 140.000 mq. e si articola a livello volumetrico in:

  • un corpo centrale di quattro livelli a sviluppo orizzontale (piastra);
  • due unità edilizie di undici livelli a sviluppo verticale (torri).

 

La Piastra
Caratterizzata da un grande patio centrale e da una galleria vetrata che la attraversa sull’asse N/S, è composta da otto moduli strutturali quadrati, la cui aggregazione ha consentito una grande varietà di soluzioni spaziali misurate alle molteplicità distributive delle funzioni ivi allocate.
La destinazione prevede infatti al suo interno aree diagnostiche, blocchi operatori, day hospital, ambulatori, laboratori e servizi generali.

 

Le Torri
I due edifici riservati al ricovero dei pazienti, denominati Torre 6 e Torre 8, sono a sviluppo verticale(piani 11) ed accolgono, nel corpo principale, unità di degenza tipo da 20 pl a semipiano; occupano le aree sud e ovest del complesso edilizio e si presentano verso la piastra con corpi secondari di altezza mediana (6 livelli) funzionalmente definiti come diagnosi e cura.
Le due unità edilizie sono realizzate in stretta contiguità funzionale con la piastra che risulta collegata tramite un grande corridoio centrale di distribuzione; hanno i primi due livelli destinati a funzioni diverse che richiedono o una stretta correlazione con le funzioni presenti nella piastra o funzioni, che, al contrario, richiedono autonomia funzionale e accessibilità indipendente.
E' stato inoltre realizzato un edificio (Torre 9) dedicato alle attività direzionali dei Dipartimenti Asistenziali.

 

La Galleria e i Percorsi

Gli elementi di collegamento tra questi volumi sono costituiti da grandi percorsi a trama ortogonale con differente specializzazione d’uso a seconda del livello: materiali e servizi al livello base, visitatori ed esterni a quello terreno, personale e degenti al piano primo.
Gli accessi all’intero complesso sono numerosi, differenziati e dislocati su un doppio sistema carrabile. A livello base, gli ingressi di servizio (merci, centrali tecnologiche, rifiuti ….) e quelli secondari (studenti, servizio mortuario); a livello terreno sono invece dislocati l’atrio principale e l’ingresso ai servizi di emergenza e alle aree di riabilitazione.
La dorsale di questa rete è costituita da una galleria vetrata dotata di servizi generali per il pubblico (caffetteria, banca, servizi commerciali).
Esso costituisce, a partire dall’atrio di ingresso del Policlinico, l’asse di tutto il sistema delle percorrenze pedonali interne chiaramente visibile anche dall’esterno.
Proprio i servizi di carattere generale previsti in questo spazio, unitamente alla progettata qualità architettonica, determinano una maggiore vivibilità e una fruibilità differenziata del complesso ospedaliero.
La galleria rappresenta la “strada” pedonale interna all’ospedale, coperta e riscaldata, soglia intermedia tra malattia e normalità, e spazio di interazione che assicura le necessarie caratteristiche di benessere per gli utenti la galleria, è un luogo urbano dove alle funzioni ospedaliere più generali si mescolano attività urbane, come negozi e servizi.
I requisiti che possono descrivere la qualità attesa per questo elemento sono dunque legati alle relazioni che esso instaura con le singole parti dell’organismo ospedaliero e al rapporto con il contesto, all’opportunità di fornire servizi per tutti gli utenti piuttosto che per i soli degenti.
Le sue funzioni essenziali sono: accogliere, orientare, informare, il tutto in un ambiente sicuro e confortevole, in cui sia facile percepire la distribuzione interna e le attività svolte.

 

 

 

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