09.09.2023 - Comunicato Stampa
Proposta innovativa di orientamento nella presentazione del programma per la Scuola di Specializzazione in Chirurgia al Policlinico Tor Vergata
Obiettivo: favorire la scelta specialistica e consapevole dei giovani medici per ridurre l’abbandono del corso e la perdita di borse di studio.
Ieri, 8 settembre, alle ore 09.00, nell'l’Aula Giubileo del Policlinico Tor Vergata, si è tenuto l’evento informativo e formativo che ha visto il Direttore delle Unità di Chirurgia Toracica del PTV, Prof. Vincenzo Ambrogi, Professore di Chirurgia Toracica all'Università di Roma Tor Vergata ed il suo staff, insieme ai medici specializzandi, presentare i programmi della scuola di specializzazione per il prossimo anno accademico.
Dalla voce degli specializzandi il racconto delle esperienze nel Policlinico. Il dott. Bastone, specializzando del IV: " Credo che sia necessario conoscere dalla voce di chi sta vivendo l'esperienza nell' ospedale. È una disciplina in continuo divenire, dalla tradizionale alla robotica e se si lavora in un ambiente di professionisti, che trasmettono passione ed impegno responsabile, tutto diventa facile e si superano le paure e cresce la curiosità e l'interesse a scegliere e portare a conclusione il percorso formativo. I futuri chirurghi hanno simulato, con modellini, procedure di chirurgia videotoracoscopica, tradizionale e robotica proprio con l’intento di rispondere alla domanda fondamentale: “sono portato per la chirurgia?”.
Dichiara il Prof. Vincenzo Ambrogi “Una bella occasione per i giovani per provare un percorso autovalutativo che aiuterà nella scelta consapevole della disciplina. Voglio creare interesse per la chirurgia perché e’ da 40 anni che svolgo questa attività con entusiasmo, curiosità e soddisfazione. Oggi continua la sfida: motivare alla passione della chirurgia! Il futuro è nelle mani del chirurgo che lavorerà a fianco della intelligenza artificiale, buona manualità e tecnologia. Si trasformerà in un “artigiano digitale“.
Molti i commenti dei giovani medici che si avvicinano anche con qualche paura a questo lavoro complesso, che impegna molto, che non ha orari e vive spesso di emergenza ed è soggetto a maggiori rischi professionali e contenziosi, piu’ di altre specialistiche. Alcuni lamentano stipendi non adeguati al carico lavorativo.
Ridurre gli abbandoni durante il corso, avere medici appassionati ed interessati che vuol dire, anche in termini economici, buon utilizzo dei posti delle borse di studio. Grande partecipazione e forte interesse delle Associazioni dei giovani medici a questo nuovo approccio che risulta essere, ad oggi, unico in Italia.