La Politica della Sicurezza e Salute nei luoghi di lavoro del Policlinico Tor Vergata

 

Il Policlinico Tor Vergata (da qui PTV) riconosce che la gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro (da qui SSL) nelle Aziende Sanitarie pubbliche richiede necessariamente apporti integrati, partecipati e condivisi da tutti gli attori coinvolti in quanto portatori del “debito di sicurezza” nei confronti della lavoratrice e del lavoratore (nel significato più ampio che a tale termine la giurisprudenza consolidata ha attribuito) o del fruitore dei servizi assistenziali e si è impegnato a dare attuazione a tale approccio sistemico tramite l’attivazione di un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro (SGSL).

Il PTV ha quindi adottato con Delibera del Direttore Generale (n.656 del 14 ottobre 2016) le “Linee di indirizzo per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro nelle aziende sanitarie pubbliche della Regione Lazio (SGSL-AS)”, elaborate dall’INAIL e dalla Regione Lazio. Il PTV ha scelto il SGSL-AS dell’INAIL e della Regione Lazio come Modello Organizzativo Gestionale (in riferimento all’art.30 del D.Lgs.81/08) per fondare il proprio modo di operare e di rappresentare valori, missione e visione nell’ambito della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il PTV ha riaffermato tale scelta anche nel documento di emanazione dell’Atto Aziendale nel febbraio del 2018. Quale struttura tecnica di supporto e di riferimento al SGSL-AS, il PTV ha individuato il Servizio Prevenzione e Protezione del PTV (SPP) come quell’insieme di competenze e risorse adeguate per la realizzazione degli obiettivi SGSL-AS.

Al fine di articolare e contestualizzare il più possibile l’attuazione delle misure prevenzionistiche, il PTV ha adottato lo strumento della delega in te-ma di sicurezza, regolato dall’art.16 del D.Lgs. 81/08 e previsto dall’art.17 dell’Atto Aziendale PTV 2018, e concretizzato nell’integrazione tra affidamento degli incarichi dirigenziali e conferimento delle deleghe alla sicurezza.

Il PTV definisce nell’ambito del SGSL-AS tramite Procedure di Sistema e di Controllo Operativo ma anche con strumenti specifici sviluppati da altri Sistemi di Gestione aziendali (ad esempio Risk Management, Sistema di Gestione per la Qualità, Anticorruzione e Trasparenza, Piano della Performance) i criteri, i requisiti, i processi, i ruoli e le responsabilità per il miglioramento continuo delle condizioni di lavoro e l’attività delle persone cui è affidata la direzione il controllo e la supervisione dei processi produttivi.

In questa ottica, nel rivolgersi a un’ampia platea di interlocutori interni ed esterni, l’Alta Direzione Aziendale intende presentare il PTV come organizzazione di servizio, strutturata a completa tutela dell’individuo, secondo un approccio olistico che fa dell’etica il valore di fondo da attuare in tutte le componenti dell’organizzazione, per realizzare la piena diffusione della cultura dell’agire lavorativo sicuro quale elemento essenziale per una sanità di valore. Intendendo rappresentare tale modo di sentire ad ogni portatore di interesse, interno ed esterno, nel definire, documentare e sostenere la propria Politica SSL, l’Alta Direzione Aziendale si impegna a garantirne la più ampia diffusione a tutte le parti interessate, preoccupandosi di rivederla periodicamente in funzione delle più significative variazioni strategiche, organizzative e tecniche e degli impatti che ne conseguono. Pertanto la Politica, definita per la salute e sicurezza sul lavoro ma intesa nella più ampia e dichiarata accezione, esprime l’impegno a:

  1. svolgere ogni attività secondo modalità che garantiscano, in ogni momento, la salute e la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici, siano essi dipendenti propri o di ditte esterne e dei clienti, nell’ampia accezione del termine “lavoratore” fornita dalla giurisprudenza consolidata;
  2. adottare una metodologia di valutazione sistematica e continua dei rischi lavorativi e degli impatti significativi, al fine di eliminare/ridurre infortuni e malattie professionali e prevenire i rischi professionali, attraverso l’analisi degli infortuni, degli eventi accidentali e dei near miss;
  3. adottare soluzioni tecniche e organizzative che garantiscano elevati livelli di prevenzione e protezione della salute e sicurezza sul lavoro avendo come punto di partenza il completo adempimento degli obblighi di legge, e di eventuali accordi sottoscritti al riguardo, per arrivare ad una gestione responsabile ed integrata di SSL, fondata sul miglioramento continuo dei livelli di tutela;
  4. destinare risorse umane, tecnologiche ed economiche adeguate ed appropriate per consentire la realizzazione della politica aziendale e degli obiettivi strategici ed operativi conseguenti;
  5. consultare e coinvolgere il personale interno e le loro rappresentanze, per ottenere impegno nell’attuazione della politica;
  6. coinvolgere le imprese esterne nella applicazione delle parti del SGSL per le parti di loro pertinenza;
  7. comunicare gli obiettivi prefissati e i risultati raggiunti a tutte le parti interessate, con particolare riguardo ai lavoratori e alle lavoratrici, nonché ai loro rappresentanti;
  8. assicurare la comprensibilità, l’attuazione ed il regolare aggiornamento delle procedure a tutti i livelli dell’organizzazione;
  9. riesaminare periodicamente la politica e la pianificazione delle attività, effettuare un attento continuo monitoraggio del sistema di gestione, integrato anche sulla scorta degli esiti degli audit periodici e sulla scorta della corretta applicazione delle procedure, affinché il sistema di gestione sia costantemente ed efficacemente attuato e mantenuto, avendo a riferimento costante il principio del miglioramento continuo;
  10. garantire che il personale, a tutti i livelli, riceva adeguata informazione, formazione ed addestramento e che possieda le competenze per lo svolgimento dei propri compiti, in modo di essere in grado di assumere le rispettive responsabilità in materia di SSL.