Donazioni e trapianti: Tor Vergata diventa il polo di ricerca e formazione per la Repubblica di Albania

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22.05.2023 - Comunicato Stampa

 

 

Donazioni e trapianti: Tor Vergata diventa il polo di ricerca e formazione per la Repubblica di Albania

Continua il percorso di divulgazione della cultura del Trapianto nelle strutture sanitarie del territorio della Regione Lazio

Il 24 maggio 2023 è una data importante per il mondo scientifico della medicina dei trapianti.

Alle ore 15.00 presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata verrà compiuto il primo passo nell’ambito di un Accordo Interuniversitario Internazionale di Collaborazione sul tema dei Trapianti d’Organo.
Sono coinvolte l’Università ed il Policlinico di Tor Vergata con il Centro di Chirurgia Epatobiliare e Trapianti, diretto dal Prof. Giuseppe Tisone che è anche direttore del Dipartimento di Scienze chirurgiche dell’Università di Roma Tor Vergata, l’Università Statale di Tirana e l’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara.

Attualmente, nel territorio della Repubblica d’Albania non viene svolta attività di trapianto di fegato e pancreas e l’attività di trapianto di rene viene effettuata sporadicamente e nell’ambito della sanità privata.
Grazie a tale Accordo, il Centro Trapianti di Tor Vergata costituirà il punto di riferimento per la Repubblica di Albania per la ricerca, la didattica e la formazione del personale sanitario, ma anche per l’attività clinica di Donazione e Trapianto che seguirà agli accordi istituzionali.
L’Università G. d’Annunzio di Chieti-Pescara, anche in ragione dei pregressi e consolidati rapporti con la Repubblica di Albania e con le sue Istituzioni Universitarie, contribuirà a sviluppare e a implementare significativamente le attività oggetto dell’accordo sia dal punto di vista scientifico che assistenziale.
Alla presenza della Ministra della Salute Albanese Dott.ssa Ogerta Manastirliu e di cinque Rettori - il Prof. Nathan Levialdi Ghiron dell'Università di Roma Tor Vergata, Il Prof Arben Gjata dell’Università Statale di Tirana, il Prof. Leonardo Palombi dell’Università Cattolica Nostra Signora del Buon Consiglio di Tirana, il Prof. Sergio Caputi Rettore dell’Università G. d’Annunzio di Chieti, il Prof Liborio Stuppia Rettore neoeletto dell’Università G. d’Annunzio e del Dott. Giuseppe Quintavalle, Direttore Generale del Policlinico Tor Vergata - verrà firmata una lettera d’Intenti che darà inizio ad un Progetto, concepito dalla Dott.ssa Maria Teresa Lonardo, membro dell’Equipe del Prof. Giuseppe Tisone, di collaborazione scientifica e clinica nell’ambito dei Trapianti d’Organo.

L’ampio coinvolgimento, nazionale e internazionale costituisce inoltre un importante potenziamento per lo sviluppo del programma di trapianto di rene da vivente in modalità Crossover, ossia il trapianto per coppie donatore-ricevente non compatibili, per i quali viene ricercata una compatibilità incrociata con altre coppie nella medesima condizione, finanche a creare delle catene di Donazione e Trapianto tra coppie in città e persino in nazioni diverse.

Nell’ambito del programma/percorso, di divulgazione e di formazione relative al Trapianto d’Organo, già avviato dal Centro Trapianti di Tor Vergata, il giorno successivo, il 25 maggio, si terrà presso l’Ospedale Sandro Pertini in Roma, nel Territorio della ASL Roma 2, il Convegno “Il Trapianto d’Organo – Dalla malattia alla Rinascita”, con la partecipazione della delegazione governativa e scientifica albanese.

L’Evento, organizzato dal Policlinico Universitario Tor Vergata unitamente alla Asl Roma 2 con la UOC di Chirurgia dell’Ospedale Sandro Pertini, ha come mission la diffusione della cultura della Donazione e del Trapianto sul territorio della ASL più grande d’Europa, e mira a raggiungere, con una informativa diretta ed esaustiva, medici e personale sanitario di strutture che non ospitano un Centro Trapianti nonché associazioni e pazienti epatopatici, nefropatici e diabetici. La condivisione di conoscenze ed esperienze ha come scopo l’aumento delle segnalazioni di un potenziale Donatore di Organi ed una maggiore consapevolezza che il trapianto rappresenta un’opportunità terapeutica per una moltitudine di pazienti che ne potrebbero beneficiare